Da sempre il ruolo dei venditori e dei rappresentanti ricopre un ruolo di grande importanza nella crescita di un’azienda. Una buona strategia di marketing strategico ed operativo naturalmente deve essere stilata su misura dell’azienda, ed a questo ci penserà il consulente commerciale, una figura di grande rilievo negli ultimi tempi.
In alcuni settori più che in altri, avere una rete di venditori ben formata ed in grado di coprire il territorio nel modo migliore può dare il giusto impulso nell’aumentare le vendite e nel fidelizzare i clienti. Ricordiamo infatti che, benché viviamo nell’era del digitale, chi compie gli acquisti sono sempre degli esseri umani, con le loro emozioni e la loro personalità, e il contatto con un bravo venditore che sa giocarsi bene le sue carte, rimane impagabile.
Come possiamo pertanto effettuare una ricerca agentimirata e trovare i venditori più adatti alla nostra attività?
I metodi per trovare un buon rappresentante
Il primo metodo a cui potremmo affidarci è quello più antico del mondo. Stiamo parlando del buon vecchio passaparola. Potremmo semplicemente provare a chiedere ad amici o colleghi se conoscono un venditore affidabile che possa lavorare con noi.
Potremmo anche scrivere un annuncio su un giornale del territorio. I social network sono un’altra piattaforma efficace per mettere in contatto aziende e venditori. Linkedin è il social per eccellenza per chi offre e cerca lavoro.
Ancora più efficaci sono le piattaforme online che si occupano di proporre venditori che operano in base ai diversi settori. In questo modo sarà ancora più semplice trovare qualcuno che abbia i requisiti giusti per noi.
Il modo migliore per non sbagliare è comunque eseguire un colloquio di lavoro dettagliato, grazie al quale potremo entrare in possesso di indicazioni utili per fare una valutazione finale.
In punto a favore di un venditore potrebbe essere il fatto che abbia già lavorato per aziende affini alla nostra. In questo modo non farà nessun particolare sforzo per capire le dinamiche che regolano il campo commerciale specifico.
Scegliere un venditore con esperienza o uno giovane e motivato? La risposta dipende da quello che vogliamo. Un venditore plurimandatario potrebbe avere già un buon pacchetto di clienti a cui non dovrà fare altro che proporre anche i nostri prodotti. Grazie alle capacità apprese sul campo dopo anni di lavoro potrà assicurarci sin da subito delle buone vendite.
Anche un giovane in gamba e ben motivato però non dovrebbe essere subito scartato perché ha poca esperienza. La voglia di crescere ed affermarsi nel settore potrebbero rivelarsi un forte incentivo per buttarsi a capofitto nel progetto e fare di tutto per emergere, portando a casa risultati che faranno felice lui e naturalmente noi.
Concludiamo dicendo anche che, sebbene gran parte del lavoro dovrà farlo il rappresentante, noi possiamo fare molto per farlo sentire parte del progetto, invitandolo al più presto in azienda, facendogli conoscere il team con il quale collaborerà e mettendolo subito al corrente del lancio di nuovi prodotti e di innovazioni aziendali in cantiere.
La cremazione è una pratica che continua a prendere piede anche nel nostro paese. Il 30 per cento delle persone che perdono un caro in Italia scelgono infatti questa strada. Ci sono paesi in Europa e nel mondo laddove la percentuale e molto più alta, addirittura la quasi totalità dei casi.
Le motivazioni che possono esserci alle spalle di questa decisione possono essere di natura diversa, sia concettuale che pratica. Basti pensare infatti a quanto alla maggiore semplicità di attuazione rispetto ad un funerale tradizionale. In questo modo si possono evitare anche i costi legati ai servizi cimiteriali. E’ inoltre possibile contare su una maggiore libertà di scelta in merito al luogo di sepoltura.
A tal riguardo, molti si chiedono se la sepoltura in mare, ovvero la dispersione delle ceneri nel mare sia una pratica legale. Scopriamolo assieme.
Cosa dice la legge sulla sepoltura in mare?
Dal 2001 è stato emesso un decreto che non solamente definisce questa pratica del tutto legale ma che regolamenta la procedura. In altre parole, può essere effettuata ma rispettando alcune norme.
In generale possiamo dire che la dispersione delle ceneri in natura può avvenire laddove vengano rispettati alcuni parametri. I più importanti riguardano la vicinanza del luogo con delle abitazione, delle fabbriche o dei manufatti. Ladistanza minima deve essere di 300 metri. Ad ogni modo, prima di procedere sarà sempre importante confrontarsi con le autorità locali per assicurarsi che non si stia infrangendo qualche norma.
Per quanto riguarda la dispersione delle ceneri in mare, questa non può essere effettuata ovunque. Prima di tutto dovremmo chiedere l’autorizzazione al comune di riferimento ed alla capitaneria di porto. Nel caso in cui il posto da noi scelto non dovesse essere consentito, saranno queste istituzioni ad indicarcene uno. La dispersione vera e propria deve avvenire comunque a più di 100 metri dalla costa.
Sarà necessario pertanto contattare un’agenzia funebre preparata per la cremazione Romae dotata di una o più barche, a seconda del numero dei familiari e degli amici che saranno presenti alla cerimonia vera e propria. Si potrà decidere se limitarsi alla dispersione o tenere un rinfresco o addirittura organizzare un’escursione di 24-48 ore.
Si tratta di un metodo davvero bello e suggestivo per onorare la memoria di chi non c’è più ed ha dimostrato nel corso della sua vita un certo attaccamento al mare.
Pertanto, quando osserviamo in alcune pellicole qualcuno che disperde con semplicità le ceneri di un defunto dal molo sul mare, non parliamo di qualcosa di fattibile sul territorio italiano. Trascurare questa legge potrebbe farci incorrere in sanzioni anche piuttosto salate.
Un’altra pratica non consentita dalla legge è la dispersione in più luoghi diversi. Non è nemmeno possibile seppellire l’urna contenenti le ceneri, ma si dovrà decidere se tenerla come ricordo, avendo cura di non aprirla in nessun caso, o di procedere alla dispersione in natura dopo che si sarà entrati in possesso dei permessi previsti dalla legge. La legge invece consente la diamantificazione delle ceneri, un processo di lavorazione promosso da alcune agenzie funebri.
L’importanza dell’ordine e della pulizia sul luogo di lavoro
Un’officina meccanica non deve per forza di cose essere sporca e piena di attrezzi lasciati in giro. Quanto più un lavoro richieda l’utilizzo di prodotti che sporcano, come l’olio o il grasso per lubrificare, tanto più è necessario prestare attenzione alla cura, non solo della propria officina, ma anche degli attrezzi che la popolano. In questo articolo andremo a vedere come possiamo mantenere il nostro luogo di lavoro in buono stato.
Ma vediamo innanzitutto perché pulizia ed ordine sono così importanti.
Preservare ordine e pulizia non solo ci consentiranno di avere un’officina tirata a lucido, bella ed accogliente, ma anche di aumentare il livello di sicurezza. Pensiamo infatti a quanto sia difficile e pericoloso muoversi in un ambiente pieno di ostacoli, con il pavimento scivoloso. A tutto questo, aggiungiamoci la difficoltà di dover rimanere concentrati sul lavoro che stiamo eseguendo.
Oltre al pericolo per la nostra stessa sicurezza e per coloro che lavorano al nostro fianco, pensiamo al tempo che perdiamo ogni qualvolta ci dobbiamo muovere in un ambiente così disordinato e sciatto o alla difficoltà nel trovare gli arnesi e gli utensili giusti visto che non si trovano mai nello stesso posto. E’ chiaro quindi che ordine e pulizia presentano i loro vantaggi.
Utilizzare gli strumenti ed i prodotti giusti
Il pavimento è una delle superfici che si sporca più facilmente. Oltre all’accumulo di residui di natura solida, si possono formare macchie di grasso o di olio difficili da rimuovere, tanto più se le lasciamo lì per molto tempo.
Tra la strumentazione più efficace che potremmo utilizzare vi sono le IDROPULITRICI ACQUA CALDA, che grazie alla potente forza dell’acqua calda pressurizzata rimuovono anche lo sporco più ostinato. Anche i lavapavimenti industriali possono essere utili per pulire velocemente ed a fondo le superfici, lasciandole lucide ed asciutte.
Associare a questi strumenti degli sgrassatori industriali aiuterà a svolgere con minore sforzo il procedimento.
Come mantenere l’ordine
Per un ambiente ordinato è necessario utilizzare accessori che ci permettono di riporre sempre al posto giusto la strumentazione adatta.
Un porta-arnesi a parete, ad esempio, è indispensabile per posizionare a vista gli utensili che impieghiamo con maggiore frequenza, come chiavi inglesi, cacciaviti, etc.
Le scaffalature in metallo sono estremamente utili per posizionare gli strumenti che non possono essere posizionati all’interno di ripiani e cassetti. Queste possono essere adattate sia nella forma che nelle dimensioni.
Che dire della minuteria? Piccolissimi elementi come viti e bulloni possono facilmente finire disseminati qua e là per la nostra officina. A tal proposito potremmo utilizzare degli organizer per viti realizzati in plastica, che sono suddivisi in scomparti e che sono dotati di un coperchio in plastica trasparente, che consente con un colpo d’occhio rapido di individuare ciò che ci serve.
I carrelli da officina possono essere dei validi alleati per preservare l’ordine. Dotati di cassetti e di rotelle che ne consentono lo spostamento, permettono di avere sempre vicino a sé quello gli attrezzi da lavoro.
Come mobilità, aspetto fisico, libertà finanziaria, notorietà, sessualità e spettacolarità possono cambiare la nostra vita
“Essere, o non essere, questo è il dilemma“, si chiede il principe Amleto nella più celebre battuta mai scritta da William Shakespeare. Il dilemma potrebbe essere trasposto ai giorni d’oggi con “Benessere o non benessere?” vista quanta importanza ha preso il tema nella nostra società. E tra i vari fattori che influenzano il nostro stato di benessere, quindi la nostra salute, la felicità è a giudizio di molti tra i più importanti. Che cos’è allora la felicità? E, soprattutto, come si fa ad ottenerne quanta ne vogliamo? Poeti, filosofi, cantanti e artisti di ogni genere, nelle varie epoche, tutti hanno cercato di dare alla felicità un significato. Il tema è universale: tutti riconosciamo di averla toccata, anche se spesso ne siamo consapevoli più rispetto al passato che al presente, e tutti la desideriamo per il nostro futuro. Potremmo persino spingerci a dire che il senso della vita sia inseguire la felicità o, per dirla in altri termini, che il senso della felicità guidi i nostri pensieri, le nostre azioni e le nostre scelte più di quanto facciano vista, udito, olfatto, gusto e tatto
Il progetto de il Senso della Felicità
Negli ultimi tempi, un contributo piuttosto interessante sul tema è giunto, dopo 30 anni di studi e ricerche in tutto il mondo, da un team di scienziati e imprenditori che ha divulgato quella che può essere considerata la formula (non più) segreta per essere felici. Il progetto divulgativo è stato chiamato Il senso della felicità e lanciato Lunedì 18 gennaio 2021, in occasione del Blue Monday (il giorno più triste dell’anno). Oltre alla data emblematica, anche il momento storico sembra tragicamente perfetto. Il periodo che stiamo vivendo ha effettivamente influenzato negativamente le nostre percezioni, ampliando la visione pessimistica del mondo. Se si uniscono ansia, preoccupazione e dolore tipici di ogni vita, potrebbe venire la voglia di arrendersi all’infelicità. Eppure, anche in periodi così neri, l’uomo non si stanca mai di cercare la propria felicità e, in suo soccorso, ecco la formula scientifica per il benessere.
La diffusione online e, soprattutto, attraverso i social network
Da alcune settimane a questa parte del Senso della felicità se ne fa un gran parlare online e, in particolare, sui social. Dopotutto la rivelazione di una formula scientifica per essere felici non poteva che generare curiosità e interesse, e l’intento di divulgare tutto questo, rendendolo accessibile a tutti, non poteva che non incontrare il favore di chi ha sempre pensato che da questo genere di conoscenze le persone comuni siano escluse. E così i follower del progetto tra Facebook, Instagram e YouTube hanno raggiunto e superato il consistente numero di 35.000 tra curiosi e veri e propri adepti. Donne e uomini di ogni età ed estrazione sociali, persone comuni e anche volti noti come la presentatrice tv Vanessa Minotti, l’icona del fitness Danila Cattani, la criminologa Isabel Martina, l’influencer Ilaria Macrì e la modella alternativa Heza Williams, che del Senso della felicità hanno parlato direttamente ai loro follower.
La verità sulla felicità
Il senso della felicità è un percorso strutturato attraverso un metodo scientifico che necessita, alla partenza, di accantonare i preconcetti e tutto ciò che sin da piccoli ci è stato inculcato su come si raggiunga la felicità canonica, per ripartire da zero alla ricerca di una felicità che sia a propria misura e, quindi, autentica. In effetti, tutta la retorica circa la felicità che sta nelle piccole cose o nel sapersi accontentare, sempre più spesso si scontra con una realtà molto meno ipocrita degli insegnamenti di genitori, professori, prelati e predicatori laici.
I sei passi per la felicità
Spazzate via tutte queste erronee verità e fatta tabula rasa delle convinzioni più diffuse sul tema, secondo gli ideatori del metodo, la persona è pronta a conoscere le sei fonti del benessere ovvero i sei passi per la felicità. Il termine “passi” non deve farci pensare a un percorso prestabilito – prima uno poi l’altro – in quanto “non c’è un ordine fisso, né uno più importante dell’altro. C’è una sola regola: sei sono e sei restano. E tutti e sei devono essere fatti in armonia: poiché ognuno serve a godersi gli altri.”
L’intento del metodo de Il senso della felicità è quello di spingere la persona all’azione, poiché la sola conoscenza delle 6 fonti del suo benessere non muterà in nessun modo il suo stato d’animo. Mentre prendere in mano la sua vita, capire in quali aree è più carente e migliorarle per equipararle alle altre, può modificare in modo straordinario la sua stessa esistenza, innalzando il suo sguardo e facendolo camminare a 3 metri da terra, sempre più spesso. Ecco di seguito descritti i 6 passi verso la felicità:
La mobilità: i lockdown e le restrizioni da zona gialla, arancione e rossa hanno reso evidente ciò che molti hanno sempre dato per scontato. La possibilità di muoversi, spostarsi, viaggiare è condizione necessaria per essere felici. L’essere umano è nomade per natura e per questo il viaggio è fondamentale per il suo benessere. Esplorare, curiosare, visitare, scoprire mondi sconosciuti e diversi, andare alla ricerca di tradizioni e culture, concedersi il lusso di andare in vacanza e conquistare mete sempre nuove sono leve edonistiche da azionare con consapevolezza. Il viaggio è quindi un’esperienza di puro piacere, di cui ogni esistenza ha bisogno.
L’aspetto fisico: il piacere di piacere e di piacersi è diffuso tanto negli uomini quanto nelle donne, dai bambini agli anziani. È abbastanza logico, il nostro aspetto fisico è un biglietto da visita ed è anche responsabile della primissima opinione che gli altri avranno su di noi. La bellezza, quindi, va valorizzata attraverso alimentazione, sport, cure e trattamenti specifici. Questo oltre a darci immediata soddisfazione di fronte allo specchio o specchiandoci negli sguardi altrui, ci offre maggiori possibilità sociali. Gli uomini e le donne curati e di bell’aspetto hanno più appeal, suscitano curiosità, interesse e compiacimento, quindi più probabilità di vivere esperienze piacevoli anche con gli altri.
La ricchezza: la massima secondo cui “i soldi non fanno la felicità” è tanto inesatta quanto diffusa. Vivendo nella scarsità, nelle preoccupazioni economiche, nel perenne senso di rinuncia essere felici è davvero difficile oggi, in una società in cui nessuno si sogna di mettere in discussione il modello economico che negli ultimi decenni ha aumentato l’età media, diffuso l’istruzione e il benessere. Sebbene l’accumulo di ricchezze renda più leggera l’esistenza, secondo il Senso della felicità, non è sufficiente. Non è, infatti, felice chi possiede beni mobili e immobili ma chi, grazie a questi, può “pagare in contanti il prezzo della libertà. La libertà di fare quello che ti pare, quando ti pare e come ti pare.” Il concetto di ricchezza è, quindi, strettamente connesso a quello di libertà finanziaria che, secondo il modello, è l’obiettivo a cui tutti devono puntare.
La notorietà: la felicità non è una cosa da tenere nascosta, di cui vergognarsi, da tenere nell’ombra ma va condivisa. Uscire allo scoperto, farsi vedere, uscire allo scoperto sono pratiche che moltiplicano, attraverso la condivisione, la felicità e il benessere. Una gioia condivisa reca più soddisfazione, così come una delusione è mitigata se raccontata ad altri. Oltretutto, l’esporsi oggi è supportato dalla tecnologia: chiunque può ambire a influenzare gli altri. Essere, quindi, influencer anche solo di una stretta cerchia.
La sessualità: tra tutte le fonti di benessere, il sesso è una delle più immediate e potenti. Anche per questo, chi per secoli ha voluto limitare la felicità altrui ha normato e represso la libertà sessuale. Libertà di cui ogni donna e ogni uomo – secondo il Senso della felicità – si deve (ri)appropiare, spazzando via tutte le credenze e le superstizioni morali, laiche o religiose che la limitano. Benvenga quindi la ricerca del piacere nel senso più carnale e animale, l’assenza di regole (a esclusione della necessaria e manifesta consensualità) e via libera una sessualità liquida priva di limiti sia nel numero di partner sia nel loro genere. Per cogliere tutte le occasioni di godimento. Diritto e, al tempo stesso, imperativo biologico di ogni individuo.
La spettacolarità: come un’opera d’arte, ogni individuo è unico e tale unicità va espressa in tutte le maniere possibili. Dar valore a tutto ciò che è nostro, porre la firma sui nostri pensieri, le nostre idee, le nostre azioni è uno dei piaceri più alti che l’essere umano possa provare e un modo per realizzare il suo scopo nella vita. Una fonte di benessere, fino a qualche anno fa, esclusiva dei così detti artisti e oggi davvero alla portata di tutti. Per essere felici attraverso la rappresentazione artistica della vita, la spettacolarità del nostro quotidiano.
Usare il Senso della felicità come guida verso il benessere
Si può essere davvero felici? La risposta sembra, a questo punto, un deciso sì. Le sei fonti della felicità possono portare al benessere? No, se ci si limita a leggerle, analizzarle, farsi un’autoanalisi della propria situazione. Sì, se da questa conoscenza e da queste analisi scaturiscono azioni quotidiane e ripetute. Azioni che in qualche area saranno più semplici e in altre decisamente più difficoltose. Dopotutto, come sostiene il Senso della felicità a proposito dei passi “Uno è più facile, è nella tua natura, un altro è una scalata a mani nude. Uno è un passo di danza, un altro è un salto nel vuoto. Su uno non torneresti mai indietro, un altro ti spaventa solo l’idea di provarci.” Ma tutti e sei e solo percorrendo tutti e sei i passi possiamo raggiungere la felicità e toccare il cielo, prima con un dito, poi con tutta la mano.
Crudelia De Mond o Cruella è il nuovo film prodotto dalla Walt Disney Pictures insieme alla Marc Platt Productions. Il Trailer è stato distribuito il 17 febbraio 2021 e il debutto avverrà il 28 maggio 2021 per la gioia di grandi e piccini. Il film è ispirato al personaggio antagonista di La Carica dei cento e uno, che oltre ad essere uno dei cartoni Disney più famosi e amati è anche un celebre romanzo scritto da Dodie Smith nel 1961.
Informazioni sul film
Il regista del nuovo film è Craig Gillespie, australiano e autore di altre importanti pellicole come M. Woodcock, Lars e una ragazza tutta sua, collaborazioni con serie televisive. Emma Stone interpreterà il ruolo di Crudelia De Mon, veste la versione giovanile della baronessa crudele delle pellicce di cani. Sono state perse in considerazione per questo ruolo altre grandi protagoniste del cinema come Nicole Kidman, Julianne Moore e Demi Moore.
Gli altri attori sono Emma Thompson nel panni della Baronessa Von Hellman, Joel Fry nel ruolo di Gaspare, il primo dei ladri che ruberà i cuccioli, Paul Walter Hauser nei panni di Orazio, Emily Beecham e Mark Strong nei panni di Anita e Boris. Dalmata e cuccioli a volontà.
La sceneggiatura del film è di: Dana Fox, Tony McNamara, Aline Brosh McKenna, Kelly Marcel, Steve Zissis. Come produttori e produttori esecutivi: Kristin Burr, Andrew Gunn, Marc Platt, Aline Brosh McKenna, Glenn Close, Jessica Virtue, Michelle Wright. Fotografia di Nicolas Karakatsanis, montaggio di Tatiana S riegel, scenografia di Fiorna Crombie, costumi di Jenny Beava.
Crudelia De Mon e la Carica dei 101
La storia di Crudelia De Mon è ambientata nella Londra degli anni Sessanta, Cruella è in realtà Estella De mon ossessionata dai dalmata e la sua crudeltà le conferirà il famoso nome. Il mondo che viene descritto nel film in uscita è un molto modernizzato e colorato di visione contemporanea proprio come succede negli ultimi film della Carica dei 101.
La Londra disegnata da Dodie Smith è ripresa nei suoi toni più scuri, casalinghi ed eleganti dalla Disney e anche in parte Crudelia che nel libro è una donna alta e scura di carnagione, nel cartone è infatti grigiasta. Il dietro le quinte che non conosciamo di Cruella è il marito, un pellicciaio basso di statura e apparentemente fragile. Crudelia De Mon è conosciuta come Cruella De vil, ha un gatto e i cani scompariranno dopo che i signori Dearly, la giovane coppia di sposini, andranno a cena a casa della perfida pellicciaia. Alla fine del romanzo, i proprietari di Pongo e Peggy (zia adottata nel romanzo) oltre agli altri cuccioli che si uniranno a quelli precedenti adotteranno anche il gatto di Cruella.
Quando i personaggi più cattivi ispirano film, romanzi e giochi
I personaggi cattivi ispirano film e cartoni animati dedicati soltanto a loro, questo perché chi li produce decide di approfondire una parte del carattere o della loro storia, oppure di portare alla luce una parte dei romanzi di origine che non sono stati raccontati nella versione per bambini. In fondo, quasi tutti i film della Disney derivano anche da romanzi o famosi miti e leggende. Pensiamo ad esempio a La Sirenetta con il padre Tritone e Ursula la Medusa perfida. Questi personaggi e questo antagonista era nell’antichità una creatura soprannaturale, è presente anche in altri film e cartoni. Qualche volta succede che i personaggi più cattivi, invece di essere raccontati nella loro veste cattiva, si lasci a loro poteri intatti che hanno e si scelga una personalità più buona o simpatica e per niente antagonista, succede nei film e nei cartoni di avventura ispirati, nei videogame e in giochi Medusa Fortune & Glory su zetcasino italia.
Gli italiani non amano annoiarsi fuori casa figurati quando sono dentro e per cacciare via la monotonia di una giornata che ti costringe a non uscire, magari per la pioggia, per il Covid, o una malattia si inventano proprio di tutto. Ci sono però delle attività che sono tipiche dell’italiano e qui analizziamo un mix di cose interessanti che possono allontanare la noia.
Guardano la televisione
Gli italiani sono affezionati al televisore, da quello più antico in bianco e nero a quello di ultima generazione come il Samsung Odissey che oltre a farti vedere bene i film è stato sviluppato per offrire una visibilità realistica dei videogiochi. Gli italiani guardano molta televisione anche quando sono impegnati, quando mangiano e quindi non gli danno attenzione diretta. Di domenica, quando non si esce e ci si riposa, la scena classica è lo stare rilassati sul divano a vedere film o programmi televisivi, le persone ne approfittano anche per seguire programmi di attualità o giornali tv che non si sono potuti seguire nella settimana.
Invitano amici o li contattano con telefono e social network
Gli italiani sono persone estremamente socievoli e amano organizzare attività divertenti con la famiglia e invitare amici per allargare la cerchia, un “aggiungi un posto al tavolo” perenne. Cene e pranzi, feste, momenti di gioco, serate di chiacchere, cinemate o ancora barbecue in giardino o sui terrazzi. Non deve sorprendere che con il lockodwn il web si sia riempito di aperisocial, in fondo quando non si potevano invitare persone a casa si trascorreva con loro ore e ore telefoniche oppure in chat.
Trascorrono molto tempo sul web
Dato che gli italiani sono curiosi e amano seguire tanti tempi e argomenti, trascorrono tantissimo tempo sul web a fare ricerche, vedere video su Youtube oppure sulle pagine social. È dimostrato che nei paesi industrializzati anche di domenica si trascorrono più di due ore connessi ad Internet adesso anche raggiungibile con gli smartphone. Se ciò ci rende persone estremamente informate e anche ricche di servizi e utilità importanti, purtroppo ci trasforma in iperconnessi e anche un po’ pigri. Medici, scienziati, oculisti preoccupati degli effetti della troppa luce degli schermi consigliano di sfruttare le giornate libere da lavoro e studio anche per disconnettersi, stare all’aria aperta, leggere un libro, fare sport. Questi consigli li davano anche quando il problema era stare troppo davanti alla televisione.
Qualcuno cucina o cura altri hobby
Abbiamo la necessità di mangiare e la domenica la si vuole rendere speciale soprattutto al momento del pranzo e della cena. Prima erano solo le donne ma adesso anche gli uomini amano trascorrere il tempo in cucina a preparare piatti deliziosi. Se non si sta dietro ai fornelli si hanno altri hobby e gli italiani in questi anni ne hanno scoperti davvero molti, dal cucito alla falegnameria, all’artigianato handmade.
Videogiochi e simili
Coinvolgono la generazione più giovane degli italiani ma non solo se pensiamo ad esempio alle slot machine, ai giochi di carte online come li visualizzate qui: www.jackmillion.info. È anche per questo che si sta molto tempo davanti al computer, aggiungiamo anche l’ascoltare musica e il seguire lo sport, vedere partite e, per qualcuno, magari seguire qualche quota betting in piattaforme molto simili ma con offerte diverse rispetto a jackmillion
Leggere libri
Come abbiamo detto prima, molti medici e psicologi consigliano di approfittare dei giorni a casa e di riposo per disconnettersi, fare sport e cercare attività alternativa a computer e schemi monitor visto che durante la settimana ci stiamo molto davanti. Molti italiani leggono libri anche durante la settimana, non solo gli studenti anche tantissimi lavoratori e professionisti. Ci sono molti italiani che amano leggere libri e giocare all’enigmistica cartacea, dai cruciverba ai sudoku. Purtroppo, queste attività le dobbiamo mettere all’ultimo della lista perché le persone che leggono libri sono sempre troppo poche, si legge tantissimo sul web ma non si legge in maniera sufficientemente qualitativa tanto che al numero troppo ridotto di persone che leggono si aggiunge l’urgenza di persone che non comprendono sempre a fondo quello che leggono.
L’inizio del Corriere della Sport spiega bene il senso del titolo che abbiamo dato a questa cronaca. “Per un giorno la rivalità cittadina – tra due squadre fortemente rivali – può anche essere messa da parte, soprattutto per festeggiare un amico”. Il compleanno è di Ciro Immobile della Lazio che festeggia il 20 febbraio 31 anni.
A mandargli gli auguri e a festeggiare con lui il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini con cui gioca anche in Nazionale. Un messaggio social semplice e profondo, “tanti auguri fratello!”, frase che consolida un’amicizia solida che è sempre bello vedere fuori e dentro il campo tra giocatori di squadre diverse.
Compleanno sul campo, Lazio Sampdoria
Al momento della scrittura, la Lazio giocava contro la Sampdoria, Ciro Immobile è stato convocato nella formazione. L’attaccante sarà presente anche nella partita di Champions, molto vicina come vedremo dal calendario. Le quote della Lazio o della Roma, per Serie A o League le potete cercarle anche prima su https://www.reloadbet.info/. Le due possibili spalle sono Joaquin Correa o Muriqi.
Auguri di tifosi e Uefa
Lalaziosiamonoi ha dedicato un articolo con video al “bomber d’Europa”. “Ciro Immobile si è conquistato un posto di primo piano in Serie A, ma in Champions League non ha sfigurato. L’attaccante – scrive il giornale celeste – ha contribuito al ritorno della Lazio nell’Europa dei grandi e, una volta sceso in campo, ha confermato il rendimento da vero bomber d’Europa.”
Un augurio di primo livello arriva anche dalla Uefa, gli ha dedicato sulla pagina Twitter un video con il gol contro il Borussia Dortmund.
Prossime partite della Lazio e alcune formazioni
Al momento della scrittura, la Lazio giocava contro la Sampdoria. Martedì 23 febbraio ospiterà il Bayern Monaco, ore 21.00, 1 di 2 Ottavi di Finale, Champions League. Le prossime partite saranno il 27/2 alle 18, Bologna Lazio, il 2 marzo alle 18,30 con Lazio Torino, il 6 marzo con Juventus Lazio.
Non si hanno ancora notizie ufficiali sulla formazione contro il Bayern Monaco, inciderà la partita di oggi nello scegliere giocatori e formazione contro una squadra che ha registrato un buon numero di partite imbattute.
Prossime partite della Roma e formazione contro il Benevento
Le partite della Roma successiva al compleanno di Ciro Immobile sono l’incontro di domenica alle 20.45 in trasferta contro il Benevento. I Sedicesimi di finale in Europa League il 25/2 allo Stadio Olimpico contro il Braga. Roma Milan domenica 28/2 alle 20.45.
L’ultima settimana di febbraio giallorossa è impegnativa, lo dimostrano le ultime dichiarazioni dell’allenatore Paulo Fonseca e l’attenzione sulla difesa. Sono assenti Smalling, Kumbulla, Cristante e Ibanez. “Stiamo creando un gruppo per i prossimi anni, avere giovani che possono continuare a crescere è importante per la Roma, se li allenerò o o meno non importa”.
Ecco le possibili formazioni con schemi dell’incontro di domani secondo Virgilio Sport.
Pulire la casa in maniera approfondita e duratura richiede tempo e fatica, così come la pulizia di locali di grande metratura, come ad esempio: bar, ristoranti, strutture pubbliche, e quant’altro; la tecnologia però ci viene in aiuto con macchine pensate proprio per aiutare a effettuare pulizie efficaci in breve tempo e con poca fatica, oggi in commercio si trovano tantissimi elettrodomestici che possono essere un valido supporto nelle pulizie di qualsiasi tipo di ambiente, ma fra tutti forse uno dei più efficaci ma anche il meno conosciuto è l’idropulitrice.
Per aziende o privati la soluzione è sempre geniale
Macchine per la pulizia che vengono prodotte principalmente per uso industriale, sono dispositivi di grandi dimensioni che riescono a pulire contemporaneamente superfici di molti metri quadri. Ma esistono anche delle versioni delle stesse macchine di dimensioni ridotte, che possono essere utilizzate per delle pulizie private, ovvero per appartamenti e Ville. Questo mercato negli ultimi tempi ha registrato una forte impennata, poiché le macchine vendute sono sempre di più. E gli acquirenti non sono più soltanto le grandi aziende o le realtà pubbliche, ma anche i privati che decidono di acquistare un’idropulitrice per le pulizie casalinghe. I costi e la manutenzione di un’idropulitrice non sono certo paragonabili a un comune elettrodomestico per la casa, ma la spesa comunque è compensata dalle eccellenti prestazioni; una macchina che igienizza, pulisce, lava, e asciuga contemporaneamente non è cosa da poco.
Acqua calda o fredda
A questo proposito possiamo anche sottolineare che non è necessario acquistare un’ idropulitrice nuova, sono valide anche le idropulitrici usate, poiché sono macchine costruite con materiali di prima qualità e pensate per durare nel tempo, capaci di sopportare molte ore di lavoro e a lunga scadenza. L’utilizzo dell’idropulitrici è molto semplice la macchina viene caricata con dell’acqua, dove è stato mescolato del detersivo apposito, è una volta azionata emette dei getti d’acqua spinti da una forte pressione, che in breve tempo disgregano lo sporco e lo raccolgono, come ultima azione la macchina asciuga il pavimento. In questo modo una volta che si è finito di passare l’idropulitrice il lavoro è completamente fatto e compiuto, con un grosso risparmio di tempo e di fatica.
Un ottimo affare
Ecco perché acquistare un’idropulitrice anche usata può essere un ottimo affare, queste macchine sono composte da una pompa dell’acqua ad alta pressione azionata da un motore che può essere sia a benzina che elettrico. Alcune macchine hanno la variante aggiuntiva di una caldaia che riscalda l’acqua, in modo da effettuare la pulizia con acqua calda, anziché con acqua fredda. Ovviamente è un tipo di macchina che va utilizzata in maniera consapevole. Perché se non si conosce perfettamente la modalità d’uso può essere pericolosa, per incidenti e malfunzionamenti. Ma questo vale comunque per qualunque elettrodomestico ci si appresti ad utilizzare. Se siamo intenzionati ad acquistare un idropulitrice usata è possibile trovare informazioni consigli e soluzioni anche in rete ad esempio consultando i siti dedicati a questo tipo di macchine.
I nemici delle imbarcazioni in inverno, di qualunque tipo esse siano, sono molteplici. Per questo, un attento ed efficiente rimessaggio è indispensabile per salvaguardarne lo stato ottimale.
In questo articolo analizzeremo quelli che sono gli elementi naturali da temere, durante la stagione fredda, quando il mezzo non viene utilizzato, ed espliciteremo l’iter completo per un perfetto rimessaggio.
I rischi per l’imbarcazione durante il rimessaggio invernale
L’umidità. In assoluto il nemico più temuto per le imbarcazioni in inverno. L’ossidazione, in particolare della pompa di sentina, sempre a rischio arrugginimento, è un pericolo davvero concreto. Per prevenire questa dannosa fatalità, è bene effettuare un’attenta pulizia e agire con spray isolanti e antiossidanti. Questa stessa procedura è da applicare anche sui cavi che formano l’impianto e sulla batteria, con particolare attenzione ai poli in rame e ai contatti. Tutti i dispositivi VHF e gli elementi elettronici andranno tolti dall’imbarcazione, onde evitare danni dovuti all’umidità.
Il sale. L’acqua marina è molto pericolosa se lasciata ristagnare nelle tubature dell’imbarcazione. Per questo, come vedremo meglio in seguito, è necessario far scorrere acqua dolce con sapone attraverso l’impianto idraulico in modo da eliminare il sale.
La corrosione. È necessario salvaguardare le componenti di coperta da questo fenomeno, rimuovendo bozzelli e scotte, dopo averli igienizzati con sapone e acqua dolce, e custodirli in posti non umidi.
La poca aerazione. Questo fenomeno fa sì che si creino cattivi odori e che si abbassi il livello di igiene generale in sottocoperta. È bene assicurarsi di pulire e areare gli spazi interni efficacemente.
Dopo aver elencato i principali nemici invernali delle imbarcazioni e aver accennato brevemente ad alcune soluzioni, vediamo nel dettaglio quali sono tutti i passaggi da eseguire, per il corretto rimessaggio della vostra barca in inverno.
Iter di rimessaggio invernale della barca
Svuotare la barca: è essenziale ridurre al minimo la presenza di attrezzature, specialmente se si tratta di quelle mobili o sportive, di quelle elettroniche e dei dispositivi di sicurezza come i razzi di segnalazione, gli estintori e i giubbotti di salvataggio. Questa operazione può rappresentare la giusta occasione per assicurarsi che sia tutto in buono stato e che le date di scadenza di utilizzo siano ancora lontane.
Il secondo step riguarda sicuramente il motore. È necessario lavarlo con acqua dolce per rimuovere presenze saline, sostituire l’olio e togliere il carburante. Bisogna poi assicurarsi di cambiare i filtri dell’olio e del carburante, la girante della pompa idraulica e gli anodi ai quali si può accedere. È indispensabile lubrificare tutto il blocco del motore e ingrassare le viti. Questa operazione è una completa manutenzione, una rimessa a nuovo, che permetterà all’imbarcazione di essere funzionante nella stagione successiva.
Successivamente bisogna dedicarsi alle batterie, per le quali è vivamente sconsigliata la permanenza a bordo in inverno. Meglio scegliere un luogo asciutto per poi ricaricarle. Qualora non fossero removibili, è necessario controllarle e procedere con una ricarica una volta al mese per evitare che si scarichino oltre il 70% e dunque siano irrimediabilmente inutilizzabili.
Il quarto step del rimessaggio dell’imbarcazione in inverno riguarda certamente la pulizia, da attuare con prodotti ecologici e il vecchio e caro olio di gomito. Tutta la barca dovrà essere finemente ripulita, sia gli ambienti esterni che quelli interni, prima di coprirla con i teli appositi.
Pulire il sistema idraulico dal sale, è uno passaggio molto importante e può essere svolto con sapone e acqua dolce prima di svuotare totalmente i serbatoi per evitare ristagni. Questo vale anche per lo scaldabagno. L’antigelo è decisamente consigliato per la protezione dell’intero impianto.
Se la vostra barca è a vela, è necessario dedicare del tempo al loro lavaggio, per poi farle asciugare e ripiegarle con la massima cura. È utile conservare le vele durante l’inverno in un luogo asciutto. Inoltre, si consiglia di lubrificare carrelli e bozzelli sulla coperta e sull’albero. Sicuramente il rimessaggio di imbarcazioni a vela richiede passaggi ulteriori e più faticosi rispetto ad altri tipi di imbarcazione.
Occuparsi di sondare lo stato di elica e mozzo, così da provvedere a sostituire eventuali pezzi danneggiati.
Provvedere a proteggere le prese di corrente e gli innesti dei punti luce dall’umidità, spruzzando del lubrificante e avvolgendo le prese stesse con nastro isolante, in modo da garantire che non si deteriorino.
Prima di apporre teli sopra tutta l’imbarcazione, per un rimessaggio corretto della barca è indispensabile areare i locali, lasciando aperti armadi e gavoni, per una massima ventilazione. L’utilizzo di un deumidificatore è consigliatissimo.
Una volta terminati tutti i passaggi appena descritti, è consigliabile proteggere l’intera imbarcazione attraverso un telocopribarche termoretraibile Poliplast, che andrà posato con l’aiuto di una termopistola per farlo aderire all’intera imbarcazione. È un’operazione consigliata soprattutto se prevedete un rimessaggio di medio-lungo periodo (oltre i 3 mesi), anche se questo avviene al coperto. I teli sono idrorepellenti e proteggono la barca sia durante il rimessaggio e il trasporto da polvere, sporco, insetti ed escrementi di volatili. Se ben posati, i teli termoretraibili permetteranno una protezione totale alla barca, evitando bolle d’aria all’interno e l’eventuale formazione di umidità. Ed ecco un trucco per voi: per evitare qualsiasi potenziale ristagno d’aria, praticate alcuni fori di piccole dimensioni in alcuni punti del telo per far “respirare” la barca. I più tecnologici utilizzano anche un piccolo deumidificatore posto al centro dell’imbarcazione per garantire il corretto ricircolo d’aria.
Rimessaggio invernale della barca: materiali utili
Prima di avventurarvi in tutto il complesso iter di manutenzione volto al rimessaggio invernale della vostra imbarcazione, ecco di cosa dovete assolutamente essere provvisti:
carburante e stabilizzatore qualora preferiate lasciare il serbatoio pieno;
lubrificante o olio per motore;
teli coprenti trattati con idrorepellente;
soluzione antigelo;
sapone ecologico per pulizia dei vetri e per vinile, insieme a un prodotto protettivo;
spugne delicate e panni morbidi;
nastro isolante;
manuale per la manutenzione, utile in caso di dubbi.
Per concludere, è bene fare presente che, sebbene la vostra imbarcazione sia perfettamente ricoverata, l’ideale è farle delle manutenzioni periodiche, per accertarsi che non si verifichino degli imprevisti in grado di danneggiarla.
Un’introduzione al mondo dei confini delle proprietà (e delle reti elettrosaldate)
Nel corso degli ultimi anni, fra le notizie che si sentono maggiormente ai telegiornali ci sono quelle relative ad intrusioni domestiche, furti con scasso ed effrazioni di ogni genere; per questo motivo, bisogna prendere opportune precauzioni, specialmente per quanto concerne la definizione dei propri confini di proprietà e degli strumenti ideali per delimitarli, ossia le più recenti ed efficaci recinzioni elettrosaldate.
Oltre a tener conto delle mappe catastali, ci sono anche altri modi per delimitare il confine di una proprietà, come ad esempio concordare con il proprio vicino una zona limite fra le due abitazioni, di modo da non avere problemi, oppure sfruttare siepi, alberi, muri o, per l’appunto, recinzioni, come confine invalicabile. È possibile avere un’idea di dove sono i confini per la proprietà guardando il piano catastale. La maggior parte dei piani catastali non mostra i confini esatti, visto che non è un’informazione particolarmente utilizzata e consultata, sebbene in alcuni casi sia estremamente importante consultare queste mappe, per poter comprendere se sia possibile o meno espandere la proprietà e, in caso affermativo, in che direzione e in quale misura. Infatti, una volta apportate delle modifiche ai confini, è possibile recarsi presso gli uffici del proprio Comune di residenza e far aggiornare le mappe catastali.
Fra le recinzioni maggiormente utilizzate ed efficaci, in quest’ottica, citiamo quelle elettrosaldate, ossia una griglia prefabbricata composta da fili incrociati a una specifica distanza, in base alle esigenze di chi richiede questo tipo di servizio. Le reti elettrosaldate possono essere prodotte con filo laminato a freddo, con un diametro minimo di tre millimetri, e filo laminato con un diametro anche cinque volte maggiore. Questo tipo di rete risulta essere facilmente applicabile e viene utilizzata maggiormente nell’ambito della pavimentazione, sia domestica che industriale, rinforzi della muratura (in particolar modo il cemento armato) e per quanto concerne la restaurazione della propria abitazione.
Come determinare i confini di un lotto
Le linee di confine sono i punti definiti in cui finisce la proprietà di una persona e inizia quella dei propri vicini. Questi dettagli possono essere trovati sull’atto di proprietà, sulla planimetria ricevuta nel momento in cui è stata acquistata la casa o consultando le mappe catastali conservate presso alcuni uffici del Comune di residenza, detti per l’appunto Uffici Catastali o Catasto: consultare queste informazioni consente di comprendere come e dove posizione strutture e delimitatori di proprietà, come le recinzioni elettrosaldate, per l’appunto.
Erigere una struttura come una recinzione, infatti, o occupare abusivamente una parte del terreno di un’altra persona, può portare a cause legali e situazioni spiacevoli con i vicini. I punti di riferimento utilizzati per definire i confini di una proprietà sono punti fissi che è possibile utilizzare per misurare. Utilizzando un metro a nastro, infatti, si ha la possibilità di misurare la distanza punto a punto da ciascuno dei punti di riferimento per delineare le dimensioni della proprietà come mostrato sulle mappe del Catasto. Inoltre, bisogna controllare nel dettaglio l’atto di acquisto della propria abitazione o terreno, visto che all’interno dello stesso è presente una mappa, talvolta leggermente approssimativa, in grado di stimare i confini, come viene descritto in coda al rogito controfirmato dal notaio.
Un’altra opportunità è quella di rivolgersi presso il Catasto, per ottenere le mappe ufficiali e consultarsi con un impiegato sulla possibilità o meno di mettere in atto una serie di idee, come costruire una rimessa oppure circondare la proprietà con una rete elettrosaldata zincata e grigliata, tanto resistente quanto efficiente.
Cosa bisogna sapere sulle recinzioni metalliche elettrosaldate
In moltissimi casi, la clientela mostra di avere delle specifiche esigenze, motivo per cui ogni produttore di recinzioni elettrosaldate deve specializzarsi nella produzione di reti di piccole e grandi dimensioni, accompagnando una grande disponibilità ad una flessibilità produttiva. La spaziatura dei fili e le configurazioni dei diametri sono pressoché infinite, motivo per cui è possibile produrre una rete metallica saldata personalizzata.
La rete metallica saldata è costruita con due fili ortogonali che vengono uniti insieme nelle loro intersezioni usando un processo di saldatura a resistenza per formare una griglia. I fili di linea della griglia sono legati fra loro attraverso il saldatore creando un vero e proprio pattern, che si ripete lungo tutta la rete. La macchina fa fondere insieme i fili incrociati ortogonalmente per creare i due piani distintivi che formano la rete metallica saldata, sfruttando alcune delle migliori saldatrici presenti sul mercato, le CNC.
I fili di linea, i più lunghi e spessi ad essere utilizzati in questo processo, sono accuratamente posizionati per impostare la spaziatura adeguata per creare la larghezza del pannello desiderata, dando vita a quella che si definisce trama. I materiali con cui vengono realizzate le reti elettrosaldate devono soddisfare una serie di canoni ben precisi, quali ad esempio la necessità di offrire prestazioni di alto livello, una resilienza notevole e una grande resistenza a urti e fenomeni di corrosione. In generale, per questo tipo di applicazioni vengono utilizzati acciaio liscio, prezincato, acciaio inossidabile, galfan (una lega innovativa composta principalmente da zinco e alluminio) e acciaio resistente agli agenti atmosferici.
La finitura secondaria può essere utilizzata per proteggere la rete metallica saldata o per migliorare l’estetica generale del prodotto. Per la rete metallica saldata vengono sfruttate le tecniche di rivestimento a polvere, zincatura a caldo e placcatura decorativa, laddove il cliente lo richieda esplicitamente.
Qualche consiglio per installare una recinzione elettrosaldata senza problemi
Il tallone d’Achille di qualsiasi recinto composto da un filamento metallico, sia esso un filo ad alta resistenza, un filo saldato, un filo pesante o un collegamento a catena, è la tensione a cui lo stesso viene sottoposto. Mantenere la tensione corretta su una linea di recinzione impedisce che si pieghi o si spezzi, nel peggiore dei casi. Con un recinto di filo saldato è possibile evitare cedimenti e piegamenti, utilizzando anche dei semplici paletti in legno per facilitare l’installazione della rete. Il serraggio della tensione può essere ottenuto anche adoperando alcuni attrezzi specifici, come ad esempio una pinza, evitando che il recinto assuma delle forme indesiderate a contatto con il terreno, piegandosi innaturalmente.
La maggior parte delle recinzioni realizzate con filo saldato sono installate usando recinzioni metalliche, ma non tutte sono create allo stesso modo. Le recinzioni metalliche con inserti metallici standard sono quelle più comunemente usate, ma se desiderate qualcosa di più attraente dei pali di metallo del tipico color verde, o state usando la recinzione per racchiudere il bestiame e volete usare la scherma elettrica, ci sono opzioni migliori. Una recinzione in PVC, ad esempio, non richiede isolanti tra la recinzione e il cavo elettrico. I fori presenti lungo i fili della recinzione sono perfetti anche per il filo spinato. Inoltre, le recinzioni metalliche in PVC sono esteticamente più belle delle loro controparti in metallo verde, non arrugginiscono e sono dotate di garanzie a vita contro i difetti tipici del metallo: per questo motivo, le recinzioni elettrosaldate sono in genere rivestite da un sottile strato di PVC, per renderle ancora più performanti, e combinare le caratteristiche di questi due materiali.
Nel momento in cui ci si affaccia al mondo delle recinzioni elettrosaldate, vi sono a disposizione una quantità di possibilità oltre ogni immaginazione, ma bisogna tenere a mente giusto un altro paio di cose: più piccola è l’apertura, più costoso sarà il filo; maggiore è la dimensione del calibro, più sottile è il filo. Dunque, un cavo di calibro 23 è più sottile di un 14 e può essere impostato a intervalli di 10 piedi o più piccoli, sapendo che più i pali sono vicini più forte è il recinto. Queste piccole informazioni tecniche, sul lungo periodo, possono risultare fondamentali per quanto concerne costi e manutenzione di cui la recinzione, inevitabilmente, necessiterà con il passare degli anni.